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I guaritori cosiddetti "tradizionali", dediti a forme di cura alternative alla medicina scientifica, hanno suscitato e continuano a suscitare molto interesse. Esistono diverse raccolte di interviste e antologie di racconti sul tema, spesso legate a una letteratura in riscoperta della cultura folkloristica locale. Il presente volume, dedicato all'attività dei componenti della famiglia Gerbi, guaritori "settimini" vissuti a Valleandona d'Asti fino alla morte dell'ultima componente nel 2010, rappresenta un'innovazione nella letteratura sul tema: all'approfondita analisi socio-antropologica della loro azione e dei loro poteri si affianca la ricchezza di materiale sulla domanda di chi aveva bisogno del loro intervento, affatto insolita in questa letteratura. Il lavoro riproduce infatti alcuni quaderni sui quali i devoti dei Gerbi annotavano le loro richieste, che potevano riguardare la salute, il lavoro, gli affari, ma anche l'equilibrio dei rapporti familiari e sociali. Nello stesso tempo l'analisi approfondisce la storia dei Gerbi, studiandone i gesti e i relativi resoconti che ne danno i devoti, e sottolineandone la capacità di porsi in dialogo sincrético e culturalmente creativo (mai sostitutivo) con le credenze cristiano-cattoliche e con le pratiche scientifiche.